Borda!Zine #6 – 2021

Xtraborda

AA. VV. 24 pp; A5; scala di grigi: spillato. 5,00 €

Con contributi di: Francesco Scapecchi (testi), Martino Santori (copertina), Aetnensis, Bambi Kramer, Bluto, Clarissa Baldi, Federico Fabbri, Francesco Gualdi, Raymond Solfanelli, Martina Bacher, Virginia Giurlani.

“Da un anno che sembra un’era ci hanno ricacciato in fondo ad uno stagno. Ci hanno versato addosso un liquido denso e spesso che ha riempito ogni angolo disponibile, ogni sacca d’aria, con il quale ci hanno sommerso e isolato. Questa acqua nera ha invaso tutto e, in nome di una vita contraria a se stessa e difesa con gli strumenti della morte, ci ha lasciato soli e muti come pesci. Ognuno, sperduto in questa pece, in questo lago di attesa, è separato da ogni possibilità come dal prossimo. Il freddo di questa solitudine, il ghiaccio di questo vuoto di interazioni, l’asfissiante rinvio e il congelamento di ogni esistenza, sono stati inizialmente mascherati da una favola che, quasi impercettibile, ci siamo costruiti attorno. Infatti, fin dall’inizio, le nostre bolle ce le hanno presentate comode, calde, accoglienti. Ci hanno raccontato che questo rintanarci, questo esodo all’indietro, altro non era che un caldo e rassicurante rincasare, un ritorno alle origini.”