Dopo la pausa obbligata del 2020, siamo tornatə con un’edizione straordinaria: “Xtraborda”.
Abbiamo scelto di spostare il festival a giugno, per approfittare di un momento migliore per dare luogo all’iniziativa dal punto di vista dell’attenzione alla cura collettiva e delle restrizioni imposte dalla gestione della pandemia.
L’organizzazione e lo svolgimento di Xtraborda sono state a dir poco difficoltose, ma nonostante tutto, siamo riuscitə a mettere in piedi tre giorni di festival a cui hanno partecipato quasi 150 progetti di autoproduzione da tutta Italia. La partecipazione e la solidarietà che abbiamo ricevuto è stata enorme e ci ha dato la forza di capire che il Borda!Fest ha creato attorno a sé una comunità che sa farsi sentire anche quando la città non è illuminata dai riflettori di LC&G.
Quest’anno non ci sarà un’edizione del Borda a fine ottobre come al solito.
Non è facile per noi decidere di lasciare scoperto questo spazio, ma una serie di cose ci ha fatto andare in questa direzione, la difficoltà di organizzare un secondo festival a pochi mesi di distanza da Xtraborda e altri problemi che si sarebbero presentati a causa delle misure anti-covid.
Rimaniamo in cammino, forti di ciò che abbiamo saputo dimostrare quest’anno insieme al resto delle rete dell’autoproduzione, che ha saputo rivivere costruendo una serie di partecipatissime iniziative che si sono susseguite da giugno fino a ottobre.
Ora ci preme prendere parola su quanto successo negli ultimi giorni: il 6 ottobre è circolato un comunicato (https://www.lospaziobianco.it/i-protagonisti-della-self-area-disertano-lucca-comics-2021/) con cui moltə degli usuali partecipanti alla Self Area di LC&G (la zona del festival dedicata al fumetto autoprodotto e alle produzioni indipendenti) hanno deciso di ritirare la loro presenza, vista la scelta del festival di spostare l’area in una zona ancor più periferica del solito e di non ridurre il prezzo degli stand. Il giorno dopo, Lucca Comics, evidentemente in imbarazzo, ha dovuto rispondere in fretta, giustificandosi e spiegando che la Self Area sarebbe stata spostata negli spazi della biblioteca Agorà in centro con partecipazione gratuita. Un modo intempestivo di risolvere il problema e fare pure la figura di chi sta regalando qualcosa, quando si sta solo cercando di salvarsi la faccia. Non si capisce cosa abbia impedito a una manifestazione di quelle dimensioni di prendere la stessa decisione mesi fa, rispettando i collettivi che da anni vi partecipano.
Verrebbe da dire che questi recenti fatti siano la prova definitiva che l’interesse di Lucca Comics per l’area dedicata alle autoproduzioni sia sempre stato pari a zero, qualcosa di poco conto, scarsamente valorizzato e tranquillamente sacrificabile. Ma non crediamo che ci fosse bisogno di una riprova.
Dal 2014, anno della nostra prima edizione, denunciamo l’ipocrisia non solo dell’evento lucchese, ma di tutte le grandi fiere del fumetto, che si rivendicano un’attenzione verso il mondo indipendente e dell’autoproduzione quando poi, nei fatti si parla sempre di aree troppo piccole, troppo costose e troppo decentrate.
Con il Borda!Fest abbiamo voluto costruire in questi anni un’alternativa, per noi l’unica possibile: organizzare direttamente noi un festival dedicato all’autoproduzione.
Autoproduciamo un festival nello stesso modo in cui si autoproducono i fumetti e le fanzine, con le nostre risorse e la nostra fatica, consapevoli che essere indipendenti voglia appunto dire non essere dipendenti da limiti imposti da altri. Negli anni ci siamo messə in rete insieme a una moltitudine di festival, collettivi e singolə che la pensa come noi, con cui abbiamo costruito una realtà che sta veramente dando vita e dignità all’autoproduzione.
Come abbiamo detto, quest’alternativa non ci sarà, sappiamo di lasciare un vuoto, ma non vi preoccupate, il Borda!Fest tornerà a portare a Lucca l’autoproduzione!